giovedì 15 maggio 2014

DRAFT 2014 REVIEW: SECOND ROUND

Andata in archivio senza troppe sorprese la prima, lunga notte del draft 2014, il secondo round di venerdì notte è partito col botto e ci ha riservato più di qualche colpo di scena. 


Assistiamo subito ad una sorpresa. Con la prima scelta del secondo giro i Texans non scelgono il quarterback che tutti si aspettavano, ma pescano la forte guardia Xavier Su’a Filo per rafforzare la linea e creare un gioco offensivo improntato su un running game aggressivo e muscolare. Alla 34 i Cowboys fanno un trade up inaspettato per scegliere l’erede di DeMarcus Ware: DeMarcus Lawrence. Il nome è lo stesso, le capacità sono interessanti e la curva di apprendimento è alta, fosse anche la metà di Ware, i Cowboys potranno ritenersi soddisfatti. I Browns non deludono i loro fans rafforzando la linea di Johnny Manziel con un giocatore pronto per essere uno starter come Joel Bitonio, uno dei lineman più rapidi dell’intero lotto. Alla 36 i Raiders scelgono il loro quarterback del futuro: Derek Carr, ragazzo poco pubblicizzato, ma adatto a prendere in mano le redini della franchigia di Oakland. Ottima pick dei Falcons che, alla 37, si assicurano il gioiello Ra’Shede Hageman, defensive lineman capace di giocare sia da tackle sia da end e prospetto in grado di far compiere, nei prossimi anni, il salto di qualità alla linea difensiva di Atlanta. I Buccaneers pensano ancora all’attacco e, pur avendo già a roster Vincent Jackson e il neo-scelto Mike Evans, aggiungono un altro grosso target come Austin Seferian-Jenkins per dare a coach Lovie Smith un attacco con peso specifico considerevole e pieno di lottatori.  

I Jaguars vogliono chiaramente un futuro migliore e, dopo aver inserito il primo pezzo, Blake Bortles, aggiungono ora il secondo: Marquise Lee, la freccia per colpire le difese avversarie sul profondo. I Lions alla 40 scelgono un difensore, ma non un defensive back. Kyle Van Noy è un rusher puro che renderà ancora più tosto e temibile il già forte front difensivo dei Lions. I Rams continuano il loro ottimo draft chiamando Lamarcus Joyner, giocatore capace di ricoprire sia la posizione di cornerback che quella di safety. Sotto la guida di Jeff Fisher può trovare la sua vera identità di gioco in un secondario dall’ottimo potenziale. Gli Eagles, dopo l’incomprensibile pick di Marcus Smith, fanno prepotentemente trade up per assicurarsi i servigi di Jordan Matthews, receiver fisico e dalle grandi mani che renderà l’attacco degli Aquile il terzo, secondo o addirittura primo della lega in termini di produttività. I Giants fanno intendere di non avere molta fiducia nel centro titolare J.D. Walton e selezionano Weston Richburg, un lineman intelligente, bravo in entrambe le fasi e capace di guidare la linea fin da subito. I Bills, dopo aver fornito a E.J. Manuel il suo nuovo target numero 1 nella persona di Sammy Watkins, decidono di garantirgli la protezione adeguata sul lato cieco con il gigantesco Cyrus Koundjio. I campioni in carica, dopo essere andati ancora più indietro anche nel secondo round, scelgono finalmente il loro uomo ed erede in campo di Golden Tate: Paul Richardson. 


Gli Steelers proseguono nel loro lavoro di ringiovanimento della difesa selezionando Stephon Tuitt, defensive end esplosivo che ricorda molto la leggenda giallo-nera Brett Keisel. I Redskins pongono fine all’attesa dei fan pescando Trent Murphy, aggiungendo peso e muscoli alla loro difesa. I Ravens continuano a seguire la filosofia del best player avaible pescando Timmy Jernigan, un talento da primo round, forte contro le corse e potenziale titolare nei prossimi anni. Fantastica pick dei Jets alla 49, che portano a New York Jace Amaro, un’arma offensiva in grado di creare mismatch su tutto il campo e che insieme ad Eric Decker garantirà un ottimo pacchetto di soluzioni a Michael Vick. I Chargers imbastiscono una trade coi Dolphins per salire a prendere uno dei pass rusher più sottovalutati della scorsa stagione NCAA: Jeremiah Attaouchu, un’esplosiva macchina da sack. I Bears rafforzano il loro front four con Ego Ferguson, prospetto un po’ grezzo, ma che potrebbe diventare un buonissimo giocatore nei prossimi anni. I Cardinals vogliono che anche il loro attacco sia all’altezza della difesa e con Troy Niklas guadagnano il tight end più completo del draft. Alla 53 è il giocatore selezionato dai Packers ad aver fatto l’affare: Davante Adams e le sue manone non vedono l’ora di ricevere centinaia di lancia da parte di Aaron Rodgers. Con la scelta dei Titans iniziano finalmente ad uscire i running back e per sostituire Chris Johnson selezionano Bishop Sankey, un runner completamente diverso dal suo predecessore, che potrà trarre vantaggio dalla possente linea di Tennessee. Strana pick dei Bengals che, pur avendo già Giovani Bernard e Benjarvus Green-Ellis, chiamano Jeremy Hill, un torello che comunque in red zone farà molto comodo all’attacco delle Tigri.   


I Broncos non vogliono perdere di vista l’attacco e offrono a Peyton Manning i servigi di Cody Latimer, ricevitore che avrà l’opportunità di crescere davvero tanto ed in breve tempo. I 49ers ribadiscono di  essere un running team con la chiamata di Carlos Hyde, il running back più completo di questo draft e pericolosa arma anche fuori dal backfield. I Saints sanno di avere un mago della difesa come Rob Ryan e regalargli una pedina come Stanley Jean-Baptiste per rafforzare l’unità non può che rendere felici tutti in Louisiana. Alla 59 ecco finalmente comparire sul palco i Colts, orfani della scelta al primo round, che colmano uno dei loro bisogni più urgenti scegliendo Jack Mewhort, un jolly schierabile su tutta la linea offensiva. I Panthers vogliono ancora dire la loro in NFC e, con l’aggiunta del rusher Kony Ealy, dimostrano di voler ruggire anche nella prossima stagione. I Jaguars salgono dal terzo giro, trovando come partner i 49ers, per completare il pacchetto ricevitori con Allen Robinson, giocatore possente ed evolvibile nella prima opzione offensiva di Bortles. Alla 62 i Patriots iniziano a guardare seriamente al futuro e selezionano l’erede al trono di Tom Brady: il “nostro” Jimmy Garoppolo. Con la penultima scelta del secondo giro, salgono a scegliere i Dolphins che aggiungono al loro attacco Jarvis Landry, velocissimo ricevitore che potrà costruire una bella connection con Ryan Tannehill. Ed infine, con la 64 chiamata, scelgono nuovamente i Seahawks che provvedono a sistemare la loro linea offensiva con Justin Britt. 



Il secondo giro di questo draft 2014, per la montagna di talento presente, potrebbe quasi essere definito un “secondo primo giro”. Sono stati scelti tantissimi giocatori interessanti e dal potenziale molto grande, ora non vediamo il momento di vederli all’opera con casco e paraspalle per far sognare (o disperare) tutti i loro nuovi tifosi

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